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Rovereto, giovedì 1 aprile 2010 Hanno in comune l’essere degli «esclusi». I Verdi come la Fiamma Tricolore, sono rimasti fuori dalle grandi coalizioni di area (centrosinistra e centrodestra) rispettivamente perchè troppo a sinistra e troppo a destra. O almeno perchè come tali si ritiene che vengano percepiti dall’elettorato roveretano di centro: la partita sia Lorenzi che Miorandi se la giocano proprio lì, tra quelli che una volta erano democristiani, repubblicani, liberali e socialdemocratici. E che oggi sono contesi da Pdl da una parte, Upt, Pd e Patt dall’altra e, soprattutto, civiche di Valduga in mezzo. I Verdi corrono da soli con Mauro Previdi candidato sindaco. La Fiamma con Davide D’Eliseo. E quanto peseranno nel sottrarre voti di area a centrosinistra e centrodestra è una delle varianti dalle quali uscirà il nuovo sindaco. Persone entrambe conosciute e stimate in città, sono ovviamente diversi quanto le loro storie. Previdi è chirurgo al Santa Maria; D’Eliseo dirigente alla Petrolvilla dopo un passato da capitano dei carabinieri, proprio in città. Di Previdi si ricordano le battaglie in casa di riposo e Amr; di D’Eliseo l’arresto di Tretter. Cose che sono ormai storia di Rovereto. Si propongono agli elettori con grande serietà. Ma accettano di buon grado anche il «gioco» di questa intervista doppia. |
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